
“The Super-Helper Syndrome” (la sindrome del Super-aiutante) di Jess Baker e Rod Vincent è un libro che esplora la psicologia della compulsione ad aiutare, analizzando le motivazioni dietro questo comportamento (altruismo, reciprocità, ecc.) e i suoi effetti negativi sulla salute fisica e mentale di chi aiuta.
Il libro fornisce strategie per contrastare la sindrome, basate sulla ridefinizione di credenze irrazionali – come l’idea che il proprio valore dipenda dall’aiuto offerto – e sulla promozione di un approccio più sano all’aiuto, che consideri anche i propri bisogni.
Il testo include esercizi pratici e riflessioni su diversi tipi di aiuto, con l’obiettivo di aiutare gli helper a trovare un equilibrio tra la compassione per gli altri e la cura di sé stessi, insieme a esempi e testimonianze di persone che hanno vissuto questa sindrome.
Stili di aiuto

Gli “stili di aiuto” si riferiscono ai diversi modi in cui le persone offrono assistenza agli altri. Gli autori identificano quattro forme di aiuto principali: risorse, informazioni, competenza e supporto, ciascuna con caratteristiche, vantaggi e svantaggi specifici.
- Aiuto tramite risorse: Questa forma di aiuto consiste nel fornire beni materiali o servizi tangibili: prestare un libro, offrire un passaggio in auto o pagare una bolletta. Le persone con la sindrome del Super-Aiutante spesso tendono a elargire le proprie risorse in modo eccessivo e senza aspettarsi nulla in cambio. Questo può portare a sentimenti di risentimento, se le risorse non vengono restituite o se non vengono apprezzate.
- Aiuto tramite informazioni: Questo tipo di aiuto implica la condivisione di conoscenze, consigli o chiarimenti. Può includere: dare suggerimenti, spiegare concetti, fornire feedback. L’aiuto tramite informazioni è molto comune nelle interazioni quotidiane. Tuttavia, chi offre aiuto non può sempre essere sicuro che le informazioni siano state recepite o che abbiano portato benefici. Inoltre, è facile dare consigli non richiesti, il che può essere percepito come invadente.
- Aiuto tramite competenza: Questa forma di aiuto si verifica quando una persona fa qualcosa che l’altra non sa fare. Esempi possono essere un chirurgo che opera un paziente o un tecnico che ripara un computer. L’aiuto tramite competenza può essere essenziale in situazioni specifiche, ma può creare dipendenza, se la persona aiutata non impara a fare da sola. La competenza può dare all’aiutante una posizione di potere sulla persona che riceve aiuto, creando un rischio di abuso.
- Aiuto tramite supporto: Questa forma di aiuto si concentra sul fornire empatia, incoraggiamento e conforto. Non è mirato a risolvere direttamente il problema, ma ad aiutare la persona a gestirlo meglio. L’aiuto tramite supporto può essere non verbale, come un sorriso o una pacca sulla spalla, o verbale, come ascoltare attivamente. Anche se è molto importante, spesso viene sottovalutato. Le persone con la sindrome del Super-Aiutante spesso saltano direttamente alla risoluzione del problema, senza fornire il supporto emotivo di cui l’altro ha bisogno.
Un aiutante esperto è in grado di modulare il tipo di aiuto in base alle circostanze.
Le dinamiche fondamentali
Oltre alle quattro forme di aiuto, gli autori identificano tre dinamiche fondamentali che influenzano l’atto di aiutare:
- Autonomia vs. Dipendenza: L’aiuto può essere orientato a rendere la persona autonoma nel risolvere i propri problemi in futuro, oppure a creare dipendenza dalla figura dell’aiutante. L’aiuto orientato all’autonomia è spesso preferibile.
- Aiuto presuntivo vs. aiuto responsivo: L’aiuto presuntivo è quello offerto senza che sia stato richiesto, mentre l’aiuto responsivo è quello offerto in risposta a una richiesta .
- Status alto vs. status basso: Le dinamiche di status possono influenzare sia la richiesta che l’offerta di aiuto. In alcune situazioni, chi chiede aiuto può sentirsi in posizione di “inferiorità”. Altre volte, la persona che aiuta si può trovare in una posizione di vulnerabilità.
Comprendere queste dinamiche e questi stili di aiuto è essenziale per evitare di cadere nella Sindrome del Super-Aiutante. Un aiutante sano è consapevole delle proprie tendenze e sa come adattare il proprio stile di aiuto alle esigenze della persona che si trova di fronte.
Come diventare un aiutante sano

Per diventare un “aiutante sano”, è fondamentale trovare un equilibrio tra l’aiuto agli altri e la cura di sé. Alcuni consigli frutto dell’elaborazione del libro.
- Adotta una mentalità da “aiutante sano. Riconosci che l’aiuto può portare gioia e benessere non solo a chi lo riceve, ma anche a chi lo offre. Aiutare gli altri è una parte importante della vita, ma non deve andare a scapito del tuo benessere.
- Non trascurare i tuoi bisogni. La “Sindrome del Super-Aiutante” è caratterizzata dalla negligenza dei propri bisogni: salute, esercizio fisico, sonno, casa, divertimento, aspirazioni, carriera, relazioni, denaro e crescita personale.
- Impara a dire di no e crea confini sani. Definisci chi vuoi aiutare, come e quando.
- Sii consapevole del tuo stile di aiuto: Cerca di capire quali forme offri più spesso. Considera se il tuo aiuto è orientato all’autonomia o alla dipendenza e cerca di promuovere l’autonomia quando possibile.
- Poni domande: Prima di offrire aiuto, raccogli informazioni e cerca di capire il punto di vista della persona che ha bisogno, in modo da offrire un aiuto efficace e mirato.
- Coltiva l’auto-compassione. Sii gentile con te stesso, offrendo a te stesso la stessa tenerezza e affetto che daresti agli altri. Riconosci la tua sofferenza come un’esperienza umana. Pratica la mindfulness per sviluppare una maggiore consapevolezza di te stesso e del momento presente.
- Accetta i tuoi limiti. Riconosci che non puoi aiutare tutti e che hai delle limitazioni. Non hai la capacità, le competenze o non è sempre tua responsabilità intervenire. Concentra i tuoi sforzi dove il bisogno è maggiore e dove la tua azione è più efficace.
- Rafforza la tua resilienza. Adotta una mentalità che vede lo stress come un’opportunità per crescere e migliorare. Ricorda le situazioni difficili che hai superato in passato e usa quella forza per affrontare le sfide future.
- Chiedi aiuto quando ne hai bisogno. Non aver paura di chiedere aiuto a chi ti ama e si preoccupa per te.
Diventare un “aiutante sano” è un percorso che richiede impegno, consapevolezza e auto-compassione. È un processo graduale che ti porterà a vivere una vita più equilibrata e appagante, permettendoti di aiutare gli altri in modo più efficace e sostenibile.
Titolo: The Super-Helper Syndrome
Autore: Jess Baker e Rod Vincent
Il libro esplora la “Sindrome del Super-Aiutante” (Super-Helper Syndrome, SHS), definita come una combinazione di compulsione ad aiutare e incapacità di soddisfare i propri bisogni. Il libro offre una guida per comprendere, affrontare e superare questo schema di comportamento, per diventare un “aiutante sano”
Commenti
Una risposta a “🆘 Aiutare in modo sano”
[…] di rivitalizzare il dominio del mio progetto dormiente Saper Imparare e pubblicare due articoli: Aiutare in modo sano e Come affrontare […]