Sapere condiviso

  • I limiti dell’algoritmo che scrive per te

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    photo by Markus Spiske

    Scrivere email e documenti è un gioco di algoritmi.
    Non sono d’accordo, ma è questo quello che pensa Google, quando promuove come una meraviglia l’evoluzione del suo algoritmo predittivo che ti aiuta, anzi ti anticipa nello scegliere le parole con cui rispondere a una email o nello scrivere un documento. Si tratta veramente di una meraviglia o possiamo immaginare un futuro in cui essere più veloci non è l’unico obiettivo da raggiungere?

    Imparare a scrivere da 1,4 miliardi di persone

    L’immensa capacità di calcolo di cui Google (e non solo Google) dispone viene sviluppata per cercare soluzioni a problemi che neanche pensavamo di avere, come lo scrivere una email più velocemente. Da qualche anno chi usa Gmail ha a disposizione una funzione per rispondere al messaggio ricevuto, con una risposta veloce preconfezionata.
    Queste opzioni sono il frutto dell’analisi delle email inviate e ricevute da 1,4 miliardi di utenti (anche le tue, se usi Gmail e probabilmente le mie, quando scrivo io al tuo indirizzo). L’analisi dei comportamenti più comuni e ricorrenti, nel rispetto assoluto della privacy e dell’anonimato, ha permesso a Google di suggerire parole e far risparmiare agli utenti un miliardo di battute solo nel 2018. Oggi probabilmente molte di più.
    A quale prezzo?

    L’algoritmo è una scatola oscura

    Gli interrogativi che un servizio simile pone sono vari. Alla base di tutti c’è l’oscurità con cui l’algoritmo è stato sviluppato. Un algoritmo è una ricetta e sta a chi la definisce stabilire gli obiettivi e controllarne i risultati. A volte, come per le raccomandazioni di YouTube che finiscono per premiare video complottisti, la ricetta promuove valori imprevisti, perché uno è l’obiettivo prevalente su ogni altro: aumentare il tempo passato dall’utente sul servizio o, nel caso di Gmail, la sua frequenza d’uso.

    È legittimo quindi, considerando l’impatto sociale di un servizio usato da oltre un miliardo di persone, chiedere maggiore trasparenza.
    Se non sulla ricetta segreta che può essere copiata dai concorrenti – ma non esistono i brevetti a tale scopo? – almeno sugli obiettivi di chi sviluppa l’algoritmo predittivo. Ufficialmente per Google l’obiettivo è aumentare la velocità con cui gli utenti scrivono documenti e rispondo a email. Gli effetti collaterali – semplificazione della lingua, povertà di lessico, risposte brevi e veloci in un batti e ribatti controproducente – non sono misurati e neanche contrastati. Non pubblicamente.

    Meno veloci e più empatici?

    Se la produttività non fosse l’unico mantra che gli algoritmi dovessero promuovere? Ci sono altri vantaggi che l’algoritmo potrebbe aiutarci a perseguire?
    Crystal Chokshi sul magazine Real life ne individua più di uno.

    Ipotizzare che nell’anniversario della madre di un amico il sistema ce lo ricordi e ci permetta di scrivere oltre le risposte brevi oggi suggerite?
    Se la scrittura non fosse semplice matematica ma un sistema di comunicazione tra persone, in cui l’empatia fosse un valore da promuovere?
    Magari un suggerimento diverso potrebbe promuovere un maggiore senso di comunità, dare più valore alle relazioni?
    Se l’algoritmo fosse veramente intelligente ed efficiente queste sono alcuni dei suggerimenti che avrebbe senso ricevere.

    Il tempo è prezioso ma le relazioni personali di più

    Un algoritmo, ridotto agli elementi essenziali che lo caratterizzano, promuove un modello di società. La visione del mondo di chi lo sviluppa entra nell’algoritmo, in maniera conscia o meno. Pretendere che i valori promossi vengano dibattuti pubblicamente è un diritto di noi utenti.
    C’è chi la chiama algotrasparenza.

  • Lezioni di equilibrio digitale: Come gestire le password in sicurezza

    photo by Jason Dent

    Il consiglio del giorno

    Usa un servizio di gestione delle password (password manager) così da non doverle ricordare ogni volta

    😫 Il problema

    Ogni servizio a cui ti registri – RaiPlay, Twitter, la posta elettronica – ti richiede di impostare una password, che poi ti devi segnare, riprendere, trascrivere. A meno che la tua memoria sia tale da ricordare tutte le password. Uno dei problemi è che per non impazzire finisci per usare la stessa password per tutti i servizi. Peccato che in questo modo ti esponi a forti rischi che un malintenzionato possa entrare nel tuo profilo o nel servizio che contiene dati personali per usarli a proprio vantaggio o, peggio ancora per distruggerli a meno che tu non paghi un riscatto.

    🔨 Cosa fare

    La soluzione più semplice è fare uso, sul computer e sullo smartphone, di un servizio di gestione delle password. Scegli una password lunga e forte per questo servizio e sarà questa l’unica password che dovrai ricordare. Tutte le altre saranno contenute al suo interno e potrai recuperarle in pochi passaggi, ogni volta che ne avrai bisogno.

    💥 La soluzione

    Il servizio che ti consiglio è BitWarden, gratuito, funzionale e disponibile per tutte le principali piattaforme, ma puoi scegliere quello che ti piace di più.

  • Il libro: Minimalismo digitale di Cal Newport

    Minimalismo digitale di Cal Newport è stato pubblicato da ROI Edizioni nel 2019.

    La copertina di Minimalismo digitale

    “Minimalismo” è l’arte di saper riconoscere lo stretto necessario. Il “minimalismo digitale” è l’applicazione di questa idea alle tecnologie. Pensare la vita senza smartphone, Internet e social network oggi ci sembra quasi impossibile, eppure fino a qualche anno fa la maggior parte di questi strumenti non esisteva.

    💡 3 Idee importanti

    Il minimalismo digitale riconosce che l’eccesso con cui riempiamo il nostro tempo e su cui focalizziamo la nostra attenzione, usando troppi dispositivi, troppe app, troppi servizi sottrae valore alle nostre giornate, riducendo il vantaggio che le singole tecnologie, prese di per se, sono in grado di offrire.

    Ottimizzare l’uso della tecnologia è importante. Scegliere la migliore soluzione per compiere un lavoro o soddisfare un bisogno è solo il primo passo. Quello decisivo è pensare attentamente a come andremo a usare la stessa tecnologia.

    Usare la tecnologia con intenzionalità ci aiuta a dare un significato a come la usiamo, con il risultato che l’uso che ne faremo ci darà maggiore soddisfazione. Indipendentemente dalla tecnologia, ciò che conta è il significato che gli attribuiamo.

    🎤 2 Citazioni

    Le grandi aziende dell’economia dell’attenzione che hanno introdotto molte delle nuove tecnologie non vogliono che pensiamo a come ottimizzarne l’uso. Queste aziende fanno più soldi se passiamo più tempo a usare i loro prodotti. Vogliono quindi che pensi alle loro offerte come una sorta di ecosistema divertente dove succedono cose interessanti

    Come Socrate spiega a Fedro nella nota metafora del carro, la nostra anima si può immaginare come il conducente di un carro che fatica a controllare due cavalli, uno che rappresenta la nostra natura migliore e l’altro basato sugli impulsi. Con il cedere sempre più autonomia al digitale, diamo energia al secondo cavallo, rendendo più difficile al conducente il controllo della corsa, diminuendo l’autorità della nostra anima

    Cal Newport in Minimalismo digitale

    🏆 1 Insegnamento

    Partecipa sul social web con più consapevolezza, riducendo l’interattività. Clicca meno mi piace e lascia più commenti ricchi di contenuto. Leggi con attenzione ciò che ti viene proposto e riduci lo scorrere del flusso per inerzia. Quando ti rendi conto di farlo, prendi coscienza del tuo stato d’animo (noia? paura? rabbia?), chiudi l’app e dedicati ad altro.


    Le recensioni di libri su Equilibrio digitale seguono lo schema 3-2-1 per dare una sintesi del libro essenziale, utile e con un consiglio da applicare subito.
    3 idee fondamentali che rappresentano il cuore dei concetti espressi;
    2 citazioni che aiutano a comprendere alcuni passaggi chiave;
    1 insegnamento da usare nella vita di tutti i giorni per migliorare il tuo rapporto con la tecnologia

  • Lezioni di equilibrio digitale: Poni un limite alle notifiche

    Photo by Prateek Katyal

    💡 Il consiglio del giorno

    Disattiva ogni notifica dallo smartphone, dal tablet e dal computer per controllare dove rivolgere la tua attenzione

    🔪 Il problema

    Le notifiche sono una distrazione che non puoi permetterti. Ogni volta che il tuo telefono o il tuo computer emette un suono o mostra una notifica a schermo, la tua attenzione torna a zero. Prima di concentrarti di nuovo su cosa stavi facendo passeranno minuti. Ripeti il ciclo ogni volta che ricevi una notifica e ti renderai conto di quanto tempo perdi in una giornata.

    💁‍♂️ Cosa fare

    Prendi coscienza dell’impatto delle notifiche nel dirottare la tua attenzione quando ti stai concentrando. Leggi Seth Godin che racconta la sua esperienza con suonerie strane dal telefono di una sua amica.

    La soluzione

    Ogni volta che sul tuo schermo appare una notifica impedisce all’app di distrarti di nuovo. Scorri a sinistra la notifica e modifica immediatamente le impostazioni. Se poi ti dovessi rendere conto che qualche notifica ti è necessaria, riattivane una sola alla volta, consapevolmente.

  • Lezioni di equilibrio digitale: niente tecnologia in camera da letto

    Photo by Nadine Shaabana

    😴Il consiglio del giorno

    Evita di usare qualsiasi dispositivo tecnologico in camera da letto.

    🆘 Il problema

    Dormire bene è fondamentale per vivere bene. Uno dei consigli per favorire il sonno è di usare la camera da letto e il letto soltanto per dormire. Non per guardare la televisione, né per mangiare, né per lavorare. In questi casi il cervello non associa più questo ambiente come quello deputato al sonno e rende più difficile addormentarsi al sera.

    📴 Cosa fare

    Tieni fuori dalla camera da letto ogni dispositivo elettronico. Non guardare la televisione in camera, né prima di andare a dormire. Metti lo smartphone a ricaricare in un’altra stanza, così da non avere la tentazione di andare online né prima di dormire, né appena alzato.


    🐳 Lezioni di equilibrio digitale è una rubrica di Equilibrio digitale con consigli utili da attuare facilmente. L’uso consapevole della tecnologia inizia dalle pratiche quotidiane. Le abitudini più frequenti influenzano notevolmente la qualità della vita. Migliorarle è il primo passo per vivere e lavorare bene.