Sapere condiviso

  • Lezioni di equilibrio digitale: Tieni il desktop in ordine

    scrivania

    🖥😉Il consiglio del giorno: Tieni la scrivania in ordine e il desktop con poche icone essenziali

    Il problema: disordine, con alcune eccezioni, crea distrazione. Per questo tenere la scrivania in ordine è il modo giusto per cominciare la giornata, con la mente concentrata sul lavoro da svolgere. C’è chi consiglia di tenere un numero finito di oggetti sempre disponibili, mettendo tutto il resto nel cassetto. Se ti serve, sai dove trovarlo. Se non ti serve, gia il solo vedere il tuo tavolo di lavoro sgombro ti trasmette pace e tranquillità.

    Lo stesso lavoro va replicato sul desktop del computer – o sulla home dello smartphone, ma su questo ci tornerò prossimamente – così da trovare subito ciò che serve, senza che un insieme infinito di icone ci trasmetta subito frustrazione e pesantezza.

    Cosa fare: Decidi quali sono gli oggetti essenziali che ti servono per lavorare oggi e riponi tutto il resto nel cassetto. 5 minuti prima della fine della giornata fai un controllo di cosa è rimasto sulla scrivania e riponi tutto quanto non è essenziale. Crea una scorciatoia sul desktop per la cartella Documenti. Sposta in blocco tutte le icone dei singoli file dentro questa cartella. Elimina i link alle app che non usi tutti i giorni e sposta quelle più frequenti sulla barra (taskbar), così da averle disponibili senza occupare lo schermo inutilmente. Prima di finire la giornata, controlla quali file hai creato o hai trasportato sul desktop per lavorarci e, dopo averli chiusi, spostali nella cartella Documenti dove li puoi andare a riprendere domani, se ancora ti servono.

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    sfondo desktop minimalista

    La sfida: Qual è il numero finito di oggetti che hai deciso di tenere sempre sulla scrivania? Sei sicura che non puoi ridurlo ancora? Usa i commenti per rispondere alle domande o usa l’hashtag #equilibriodigitale su Twitter.

    L’approfondimento: Joshua Becker offre vari consigli per una scrivania minimalista sempre pulita.

    Photo by Jess Bailey


    🐳 Lezioni di equilibrio digitale è una rubrica di Equilibrio digitale con consigli utili da attuare facilmente. L’uso consapevole della tecnologia inizia dalle pratiche quotidiane. Le abitudini più frequenti influenzano notevolmente la qualità della vita. Migliorarle è il primo passo per vivere e lavorare bene.

  • In famiglia: Niente schermi a tavola

    🥘 La questione: In molte famiglia i bambini (e molti adulti) sono abituati a mangiare davanti a uno schermo, che sia la televisione, un tablet o uno smartphone. I bambini, soprattutto se piccoli, diventano più facili da gestire e i genitori possono respirare un po’, dopo una intensa giornata di lavoro. Questo approccio, per quando diffuso e comprensibile, non favorisce l’apprendimento da parte dei bambini di competenze in ambito sociale, oltre al fatto che il momento della cena è un’occasione per conversare e scambiare informazioni. Un momento prezioso, che sarebbe bene preservare.

    👪 Come intervenire: Devorah Heitner, autrice del libro Screenwise sui minori e il mondo digitale, suggerisce due possibili soluzioni.

    1. Pasti senza schermo: Alcuni dei pasti della giornata o della settimana sono senza alcuno schermo attivo, né per i bambini, né per gli adulti. Un approccio apparentemente radicale, per chi non c’è abituato, ma che può essere raggiunto gradualmente, iniziando con uno o due pasti a settimana;
    2. Approccio in due tempi: Prima viene il pasto dei bambini, senza alcuno schermo attivo, poi avviene il pasto dei genitori. Con questo approccio, i bambini possono venire coinvolti nell’operazione, così da concordare modi e tempi. Una volta terminato il loro pasto, i bambini sono liberi per guardare un programma tv.

    🏆 Il compromesso vincente: Il secondo approccio trova maggiori consensi perché può essere il giusto compromesso che consente di mangiare concentrandosi sul cibo e non avere schermi che distraggono dal pasto. Mangiare senza focalizzarci su ciò che mangiamo è un comportamento che viene associato a disordini alimentari di vario genere.

    Creare un nuovo rituale: I ritmi della vita moderna rendono difficile cambiare abitudini: i genitori tornano spesso tardi dal lavoro e i figli si trovano a dover completare una quantità di compiti troppo elevata, tutti i giorni. Eppure basterebbe vivere con maggiore intenzionalità per trovare il modo di consumare un pasto in tranquillità, senza schermi a distrarci o a silenziare qualsiasi conversazione. Si tratta di creare un nuovo rituale, cominciando subito con una cena questa settimana.

    ❤️️ Il buon esempio: Gli adulti sono i primi a dover dare il buon esempio, rinunciando all’uso dello smartphone a tavola, almeno per tutta la durata del pasto. Non c’è bambino che possa accettare le limitazioni a cui è sottoposto, se le persone che lo circondano non sono le prime a comportarsi bene.

    Photo by Pablo Merchán Montes

  • L’influenza dei video raccomandati da YouTube e come difenderci

    Per quanto si possa essere critici verso Google è molto difficile farne a meno. Le ragioni per essere critici sono numerose. YouTube è la televisione su internet. Proprio per questo è importante essere consapevoli di quale sia l’influenza che i video raccomandati dall’agoritmo di YouTube hanno sul nostro modo di pensare e di informarci e, in definitiva, sulla società e sulla democrazia. Da navigatori e cittadini possiamo fare qualcosa per migliorare lo scenario futuro.

    Ridurre l’influenza dell’algoritmo e difendere i propri dati

    Pur usufruendo delle opportunità educative, informative e di intrattenimento di YouTube, si può fare in modo di non regalare a Google i propri dati personali, su cosa ci piace, cosa vediamo e cosa ci interessa veramente, in base alle nostre abitudini di visione. Alcune app e software ci vengono in aiuto.

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  • Il fallimento dell’industria tech nel valutare il rischio dei propri servizi

    Un’inchiesta giornalistica di Type Investigations e OneZero, che ha coinvolto oltre 30 esperti, mette in luce il fallimento decennale dell’industria tech nel valutare il rischio generato dai propri servizi e nel rispondere in tempi brevi per ridurre i danni generati. Un esempio è dato dai gruppi su Facebook, usati in molti paesi da organizzazioni per diffondere odio e disinformazione. Un esempio viene dal Myanmar, dove l’odio razziale e religioso è stato alimentato attraverso Facebook, senza che quest’ultimo fosse in grado di accorgersene e intervenire, se non dopo violenze e morti.

    Una responsabilità che non viene riconosciuta. L’espansione su nuovi territori e lo sviluppo conseguente del giro d’affari e dei profitti hanno la priorità sulla prevenzione del rischio potenziale, nonostante i casi di odio e violenza siano ormai documentati e ripetuti. Una incapacità alla quale ancora non è stata data una risposta adeguata.

    Launching a product that could impact a community, region, or even whole country — particularly where history and political context are unfamiliar — without sufficient language resources, can be dangerous. Critics argue that the problem is bigger than just a language barrier, and the solution isn’t simply better translations and machine learning. Instead, they say companies should take a more deliberate and reasoned approach when deciding to expand into parts of the world where they don’t fully understand the political and cultural dynamics.

    Una ragione in più per usare queste piattaforme con distacco e con senso critico, per non essere indirettamente corresponsabili di questi abusi.

    Leggi l’inchiesta: The risk makers

    Photo by Mikael Seegen on Unsplash

  • Lezioni di equilibrio digitale: Una sola finestra, una cosa per volta

    Photo by Matt Bero

    💻 Il consiglio del giorno

    Usa una sola finestra a tutto schermo quando lavori al computer.

    🤯 Il problema

    Il multitasking, ovvero l’illusione di portare avanti attività diverse contemporaneamente, genera un carico cognitivo notevole, con l’effetto di arrivare a fine giornata mentalmente esausti. Il cervello è in grado di concentrarsi solo su una cosa alla volta: spostare l’attenzione ripetutamente da un’attività a un’altra si paga in termini di consumo di energia mentale e di capacità di concentrarci.

    🐘 Cosa fare

    L’intervento consiste nel prendere coscienza che il multitasking non aiuta a produrre di più ma, al contrario, ci assorbe più energia dello svolgere un compito per volta. In più c’è da considerare il costo in termini di distrazione, nel passare da un’attività a un’altra, da un’app all’altra e la difficoltà a tornare al livello di concentrazione precedente.

    1️⃣ Soluzione

    Al computer puoi contrastare il desiderio di svolgere più attività contemporaneamente concentrandoti su una soltanto, con una finestra dell’applicazione che stai usando allargata a tutto schermo. Questo ti impedirà di essere distratto da altre finestre.

    Su smartphone o tablet evita di passare da un’app all’altra. Tienine aperta una per volta e non aprirne un’altra prima di aver concluso l’attività che stai svolgendo: leggere un lungo articolo, finire il capitolo di un ebook, terminare la conversazione in chat, scrivere e rispondere alle email.