Tag: dieta informativa

  • Il tuo Resonance Calendar

    Da qualche tempo mi sono imbattuto nel concetto di Resonance Calendar e non ho ancora cercato di dargli un nome in italiano. Si tratta di uno spazio del tuo journal – nell’app che usi per prendere appunti, per gestire la tua conoscenza personale, per costruire il tuo secondo cervello digitale – dove inserire i contenuti che consumi giornalmente e che ti restano.

    Ti imbatti in un video, lo guardi e pensi ti sarà utile riferirtici in futuro o lo vuoi citare in un tuo lavoro o ancora ti ha ispirato un concetto? Lo salvi nel tuo resonance calendar alla data di oggi. Lo stesso vale per un articolo, per un link a un servizio web o qualsiasi altro formato di contenuto che consumi abitualmente: un podcast, un film, un libro, un corso online, una citazione, una newsletter, un logo, un tweet. L’importante è che sia archiviato sotto una data, preferibilmente sotto un formato, con titolo, link, magari tag. Aiuta, eventualmente, inserire chi te l’ha suggerito o cosa ci hai trovato, oltre a inserire un tag se lo hai già letto/visto/consumato o è nella tua coda di lettura/visione.

    I vantaggi

    Con questo sistema, anche a distanza di tempo, puoi ritrovare ciò che hai visto/letto/ascoltato e riutilizzarlo, puoi con un tag creare code di contenuti di consumare senza avvalerti di altri strumenti terzi.

    Un vantaggio importante è la consapevolezza che aggiungi al consumo dei media. Se inizi a leggere un articolo e ti chiedi se è rilevante, se è utile oltre l’immediato, puoi decidere di lasciarlo e dedicarti ad altro. Allo stesso modo, la fatica di tracciare ciò che leggi, fa sì che ti rendi conto di quanto consumi e quanto tempo ti porta via.

    Leggere articoli su articoli sulla Russia e l’Ucraina, tra una settimana, tra un mese, tra un anno, ti avrà lasciato qualcosa? A meno che tu non sia un’analista di geopolitica, credo proprio di no. Un articolo che ti spiega come creare il tuo sistema per gestire la routine del mattino può avere un impatto sulla tua quotidianità? Molto probabilmente sì, se sei motivato/a e stai cercando proprio qualche fonte di ispirazione.

    Il Resonance Calendar è in pratica un esercizio di consapevolezza sui media che consumi, col vantaggio che ciò che archivi, se taggato adeguatamente, ti ritorna per quando ti serve.

    Avevo in mente di scrivertene da un po’, poi oggi nella mia weekly review sono andato a riprendere ciò che ho consumato e messo da parte questa settimana nel mio resonance calendar e non ho resistito a parlartene, anche se sommariamente.

    Ti lascio un link dove trovi altri link per replicare un resonsance calendar dentro Notion (gratuito), se vuoi provare e non hai già un tuo software di riferimento. 

    https://www.qwant.com/?q=resonance+calendar&client=opensearch&t=web

    Ti copio a seguire degli screenshot di come appare il mio Resonance calendar e del template che uso.

    Nel template c’è ciò che traccio e ciò che consumo (in verde) giornalmente. Gli articoli in realtà sono quasi sempre già letti. Dovrei cambiare colore al tag. La piattaforma che uso è Roam Research.


    Questo è uno dei tanti esempi di contenuto pensato per i membri della community di Saper imparare, dove imparare qualcosa ogni giorno, insieme.

  • La conoscenza condivisa è il tuo super potere

    Ognuno di noi ha un sapere unico. È il frutto di una vita di passioni e interessi, mossa dalla curiosità e dalla voglia di imparare cose nuove. C’è chi è più concentrato su una nicchia e ne ha fatto un lavoro. C’è chi apprende nel tempo libero per progetti personali. C’è chi accumula conoscenza perché vorrebbe, attraverso questa, raggiungere un obiettivo. In tutti questi casi c’è un sapere, spesso nascosto e inespresso, con un enorme potenziale. Internet e gli strumenti per comunicare in pubblico diventano i nostri alleati per far sì che questo sapere abiliti nuove relazioni, opportunità di lavoro e occasioni per imparare insieme ad altri appassionati. Serve maggiore consapevolezza nel consumo di media, un metodo per organizzare la conoscenza personale e una spinta a condividere questo sapere online.

    Credit: Sonia Rentschs
    (altro…)