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  • Lezioni di equilibrio digitale: Poni un limite alle notifiche

    Photo by Prateek Katyal

    💡 Il consiglio del giorno

    Disattiva ogni notifica dallo smartphone, dal tablet e dal computer per controllare dove rivolgere la tua attenzione

    🔪 Il problema

    Le notifiche sono una distrazione che non puoi permetterti. Ogni volta che il tuo telefono o il tuo computer emette un suono o mostra una notifica a schermo, la tua attenzione torna a zero. Prima di concentrarti di nuovo su cosa stavi facendo passeranno minuti. Ripeti il ciclo ogni volta che ricevi una notifica e ti renderai conto di quanto tempo perdi in una giornata.

    💁‍♂️ Cosa fare

    Prendi coscienza dell’impatto delle notifiche nel dirottare la tua attenzione quando ti stai concentrando. Leggi Seth Godin che racconta la sua esperienza con suonerie strane dal telefono di una sua amica.

    La soluzione

    Ogni volta che sul tuo schermo appare una notifica impedisce all’app di distrarti di nuovo. Scorri a sinistra la notifica e modifica immediatamente le impostazioni. Se poi ti dovessi rendere conto che qualche notifica ti è necessaria, riattivane una sola alla volta, consapevolmente.

  • In famiglia: Niente schermi a tavola

    🥘 La questione: In molte famiglia i bambini (e molti adulti) sono abituati a mangiare davanti a uno schermo, che sia la televisione, un tablet o uno smartphone. I bambini, soprattutto se piccoli, diventano più facili da gestire e i genitori possono respirare un po’, dopo una intensa giornata di lavoro. Questo approccio, per quando diffuso e comprensibile, non favorisce l’apprendimento da parte dei bambini di competenze in ambito sociale, oltre al fatto che il momento della cena è un’occasione per conversare e scambiare informazioni. Un momento prezioso, che sarebbe bene preservare.

    👪 Come intervenire: Devorah Heitner, autrice del libro Screenwise sui minori e il mondo digitale, suggerisce due possibili soluzioni.

    1. Pasti senza schermo: Alcuni dei pasti della giornata o della settimana sono senza alcuno schermo attivo, né per i bambini, né per gli adulti. Un approccio apparentemente radicale, per chi non c’è abituato, ma che può essere raggiunto gradualmente, iniziando con uno o due pasti a settimana;
    2. Approccio in due tempi: Prima viene il pasto dei bambini, senza alcuno schermo attivo, poi avviene il pasto dei genitori. Con questo approccio, i bambini possono venire coinvolti nell’operazione, così da concordare modi e tempi. Una volta terminato il loro pasto, i bambini sono liberi per guardare un programma tv.

    🏆 Il compromesso vincente: Il secondo approccio trova maggiori consensi perché può essere il giusto compromesso che consente di mangiare concentrandosi sul cibo e non avere schermi che distraggono dal pasto. Mangiare senza focalizzarci su ciò che mangiamo è un comportamento che viene associato a disordini alimentari di vario genere.

    Creare un nuovo rituale: I ritmi della vita moderna rendono difficile cambiare abitudini: i genitori tornano spesso tardi dal lavoro e i figli si trovano a dover completare una quantità di compiti troppo elevata, tutti i giorni. Eppure basterebbe vivere con maggiore intenzionalità per trovare il modo di consumare un pasto in tranquillità, senza schermi a distrarci o a silenziare qualsiasi conversazione. Si tratta di creare un nuovo rituale, cominciando subito con una cena questa settimana.

    ❤️️ Il buon esempio: Gli adulti sono i primi a dover dare il buon esempio, rinunciando all’uso dello smartphone a tavola, almeno per tutta la durata del pasto. Non c’è bambino che possa accettare le limitazioni a cui è sottoposto, se le persone che lo circondano non sono le prime a comportarsi bene.

    Photo by Pablo Merchán Montes

  • Papa Francesco: il telefonino è droga

    Papa Francesco

    Ai moniti sull’abuso dello smartphone si aggiunge anche Papa Francesco.

    L’occasione è venuta dall’udienza degli studenti del Liceo classico statale Ennio Quirino Visconti di Roma:

    “Voi sicuramente avete sentito parlare del dramma delle dipendenze – ha continuato a braccio -, della dipendenza delle droghe, dipendenza del chiasso”, ma la dipendenza del telefonino “è molto sottile”. Il Papa ha precisato che il telefonino è “un grande progresso, un grande aiuto” e “va usato ed è bello che tutti lo usino ma quando tu diventi schiavo del telefonino – ha continuato – perdi la tua libertà. E’ bello comunicare me c’è il pericolo che questa droga, perché il telefonino è droga”.

    Positivo che una figura autorevole come il Papa si unisca alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica e, in questo caso, di genitori e mondo della scuola, sui rischi di dipendenza da app, notifica, giochi e social network. L’accento è sulle relazioni.

    via Repubblica

    Foto credit: Wikipedia

  • Brasile: la dipendenza da smartphone esiste davvero

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    Il mondo della ricerca scientifica continua a raccogliere evidenze sull’esistenza della dipendenza da smartphone. Una nuova ricerca brasiliana, pubblicata dalla rivista Frontiers of Psychiatry, sembra confermarlo.

    Studies suggest that the numbers of people with notional SA (defined by difficulty in controlling use of the smartphone, constant preoccupation with the possibility of being without it, and poor mood when it is taken away) are high – about 25 per cent of the population in the US; 10 per cent of adolescents in the UK; and a massive 43 per cent of people in Brazil, where the new research, published in Frontiers in Psychiatry, was conducted.

    Lo studio brasiliano stima un rischio dipendenza nel 43% della popolazione locale. Percentuale di gran lunga superiore agli studi precedenti, realizzati in altri paesi, con lo stesso test di verifica di dipendenza. Lo scopo dello studio, con un campione piuttosto limitato (50 individui più 50 nel gruppo di controllo), non era in realtà stabilire la percentuale di dipendenti ma gli effetti della dipendenza.

    Il risultato è che la dipendenza da smartphone genera gli stessi effetti di altre dipendenze, almeno nella difficoltà nel prendere decisioni, analogamente a ludopatici, dipendenti da shopping o alcolisti.

    La ricerca brasiliana: Bad Choices Make Good Stories: The Impaired Decision-Making Process and Skin Conductance Response in Subjects With Smartphone Addiction

    via BPS

    Foto credit

  • Lo smartphone minaccia la tua salute: lo dice la scienza

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    Le evidenze scientifiche sui danni dall’abuso della tecnologia crescono continuamente. Greater Good Magazine, il magazine online dell’università di Berkeley, California, segnala alcune delle ultime ricerche e offre qualche consiglio.

    Sonno e attività fisica

    Lo smartphone può essere un alleato nel renderci più consapevoli dell’attività fisica quotidiana svolta o ridurre la capacità di dormire, a seconda del momento della giornata. Possiamo usarlo per stimolarci a essere più attivi o usarlo a letto faticando ad addormentarci.

    Il primo consiglio è di non caricare il telefono sul comodino, ma in un’altra stanza, così da non avere la tentazione di usarlo prima di dormire o appena svegli. Il secondo è di misurare l’attività fisica e attivare un alert per andare in palestra o andare a fare una passeggiata, per poi lasciare il telefono nell’armadietto o a casa.

    Relazioni

    Lo smartphone può diventare una spiacevole barriera nelle relazioni personali, riducendo l’attenzione verso le persone che ci circondano, con conseguenze negative sulla vita di coppia o sulle relazioni con chi ci è caro.

    Il consiglio è di mettere via il telefono ogni volta che usciamo o siamo a tavola con qualcuno a cui vogliamo dedicare la nostra completa attenzione. Lasciare il telefono sul tavolo, anche a faccia in giù, non è una soluzione.Produttività

    Attenzione e produttività

    La continua distrazione che viene dal controllare le ultime dallo smartphone – email, notizie, aggiornamenti social, poco cambia – riduce la capacità di concentrarci sul lavoro che stiamo svolgendo. Tornare allo stesso livello di attenzione richiede molto più tempo di quel che pensiamo. Il risultato finale è un livello di produttività basso e insoddisfacente.

    Una soluzione, almeno per un paio d’ore al giorno o nel mezzo di un progetto importante, è mettere il telefono in modalità aereo. Sembra l’uovo di Colombo, ma è consigliato dai più creativi, come Austin Kleon, nel suo nuovo libro Keep Going.

    Link: How to stop your smartphone hurting your health

    Foto credit