Da Vaughn Tan – sono abbonato alla sua newsletter dai tempi del primo lockdown – ti propongo un’idea stimolante.
L’idea su cui ti propongo di lavorare oggi è il disagio produttivo.
La vita e il lavoro non vanno sempre come vogliamo. Ci troviamo ad affrontare momenti di disagio, inevitabili, e con il tempo tendiamo a evitarli. Ci abituiamo a scegliere la via più breve, meno faticosa, più remunerativa e meno impegnativa. Quando ci troviamo di nuovo ad affrontare una strada impervia tendiamo a scoraggiarci, fare più fatica (sul piano psicologico): non siamo più abituati.

Come risolvere questo problema?
Una soluzione possibile è cercare il disagio volontariamente, non per soffrire, ma per aumentare di proposito il livello di difficoltà della nostra vita quotidiana. Un po’ giocare a un videogame a un livello più avanzato, perché il livello base è troppo facile per noi. Tan definisce questo concetto disagio produttivo e, per allenarlo e coltivarlo, ha pensato di creare un mazzo di carte composto da azioni da mettere in pratica ogni giorno, una al giorno, ripetendole nel tempo.
In questo modo il giocatore si abitua a non associare il disagio come qualcosa da evitare, ma lo affronta così come la vita lo propone, senza cercare scorciatoie o rinunciare in partenza.
Alcuni esempi?
Tra le carte con le azioni, eccone alcune:
- Andare in un ristorante dove non c’è un menù nella tua lingua e ordinare senza sapere cosa ordini, senza tradurre con lo smartphone o senza guardare le immagini;
- Guardare un programma televisivo o un film in una lingua che non conosci, senza sottotitoli;
- Riconoscere in un meeting con colleghi di non conoscere qualcosa che loro si aspettano che tu conosca bene.
Applica il disagio produttivo alla tua quotidianità
Pensa a un’azione per allenare il disagio produttivo nella tua realtà quotidiana e condividila nei commenti.
Questo contributo è stato pubblicato nella stanza Imparare a imparare, all’interna della community di Saper imparare, dedicata all’apprendimento continuo, con esercizi e stimoli quotidiani.
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